Il Cacciucco ... un ricordo |
Un cacciucco indimenticabile l'ho preparato allElba
nella cucina di Davide, compagno di studi e grande amico. Padova 3°
anno duniversità, esame di teoria e tecnica dellelaborazione
automatica dei dati: dovevamo scrivere il nostro primo programma al computer
e decidemmo di prepararlo nel posto meno indicato al mondo per studiare:
Porto Azzurro allisola dElba, dove Davide possiede una splendida
casa che domina la baia del Barbarossa
una vista da urlo! Dunque
dopo qualche giorno di clausura ci concedemmo una giornata al mare, a
Capobianco, luogo incantevole. Al mattino di buonora eravamo già
sugli scogli, scatenati, lidea del cacciucco aveva obnubilato le
nostre menti, a mani nude agguantammo patelle, granchi, polpi, altri pesci
furono presi al bolentino in vicinanza degli scogli. Federico,
fratello di Davide, ns. compagno davventura e sub professionista,
con apnee da mozzare il fiato, completò lopera. La giornata,
piena di catture, durò lo spazio di un sorriso e verso sera scendemmo
in paese ad acquistare il pane, il pane sciocco (senza sale)
un chilogrammo abbondante. Iniziò quindi la preparazione del cacciucco,
un generoso soffritto daglio, prezzemolo e ceragiola (peperoncino
rosso nellidioma Elbano), poi i molluschi: seppie e polipetti tagliati
grossolanamente, le patelle, i granchi, rosolati per un attimo, poi laggiunta
del pomodoro, conserva e un po di concentrato, un bel bicchiere
dacqua ed una cottura dolce per una ventina di minuti, infine i
pesciotti, interi o a trance secondo le dimensioni, ancora un po
dacqua, un pizzicotto di sale e una dolce cottura. Tostato il pane
portammo a tavola i tortellini! Davide, uomo di poco appetito,
giudicando il cacciucco un po scarso aveva approntato un antipasto
di mezzo chilo di tortellini. Riprendemmo col cacciucco, il pane soffregato
con aglio, coperto dal denso sugo e benedetto da un giro dolio toscano,
mentre i pesciotti rimasero in fervida attesa al caldo. Il comandamento
del cacciucco recita: prima il pane con il sugo e poi il pesce come secondo
piatto. Il digestivo del dopo cena fu un pacco di biscottini al cioccolato.
Altri tempi, altri stomaci. |
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P.S. Tanto per capire meglio la giornata: io e Davide eravamo presi dalla frenesia del cibo, ogni cosa che si muoveva sugli scogli veniva vagliata come possibile ingrediente del cacciucco, una coppia di tedeschi ci osservava un po' accigliata, soprattutto perchè da più di un'ora eravami intenti a fracassare le palle ad un povero grosso granchio, nascosto in un buco nella roccia, che aveva passato l'esame da "ingrediente" a pieni voti. Federico uscito con il fucile subacqueo aveva dimenticato a riva il portapesci, per nulla scoraggiato aveva nascosto nella muta da sub ogni cattura. Al suo ritorno ci meravigliammo di vederlo a mani vuote, lui si aprì la cerniera della muta lasciando cadere sugli scogli una quindicina di bei pescotti, i tedeschi si alzarono inorriditi e si allotanarono con un'aumentata disistima nei confronti del popolo italico! |