Mesciua

Entriamo, piano, con deferenza nell’olimpo della grande cucina; la famosa parsimonia del popolo ligure, detentore più di ogni altro, del sacro Graal della dieta mediterranea. Immaginiamoci nel porto di La Spezia a raccogliere le granaglie cadute dai sacchi durante il trasporto, acqua, olio extravergine d’oliva, un po’ di aromi: il miracolo della mesciua è tutto qui!

300 gr. di ceci, 300 gr. di fagioli cannellini, 100 gr. di farro, 100 gr. di frumento (grano tenero), un cucchiaino di bicarbonato, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe q.b.

In abbondante acqua fredda lasciare in ammollo per dodici ore i fagioli con il bicarbonato e in un altro recipiente i ceci in compagnia del farro e del grano tenero. Trascorso questo tempo scolare il tutto e sempre in due pentole separate con abbondante acqua fredda e leggermente salata cuocete i fagioli per circa un’ora e mezza, mentre i ceci, farro e il grano tenero per tre ore. Scolate i fagioli tenendo da parte una tazza (250 gr. circa) dell’acqua di cottura, unite il tutto nella pentola dei ceci, cuocete ancora per 15 minuti. A questo punto la mesciua è pronta ma a mio avviso sarebbe un delitto consumarla subito. Prepariamola al mattino, lasciamola riposare per qualche ora e poi serviamola nei piatti fondi, un bel giro d’olio, un po’ di pepe e qualche fetta di pane tostato e poi assaporiamola con calma! Personalmente anche se non prevista dalla ricetta originaria aggiungo qualche fogliolina di maggiorana.