Una fetta di filetto ed un uovo per ogni commensale,
tartufo nero a piacere, burro, sale e pepe q.b. In una larga padella
sciogliere un po' di burro e cuocere le uova all'occhio di bue, appena
l'albume si sarà rappreso coprire con un coperchio e tenere al
caldo, in un'altra padella cuocere il filetto in abbondante burro, il
grado di cottura dipende dai gusti, disporre le fette di filetto sul
piatto di portata ben riscaldato, decorare con l'uovo e le fettine di
tartufo fatte saltare per una ventina di secondi nel fondo di cottura del
filetto, aggiustare di sale, pochissimo pepe e a tavola! Questa la fredda
ricetta, precisi passaggi, tecnicismi vari.
Il piatto mi ricorda una sera felice, innanziutto è
stato pensato durante una lunga telefonata con il Nanetto, pensato anzi
tagliato su misura per "Iupi", poi la ricerca degli ingredienti,
ho chiesto ad Anna (12 anni) di andare dal macellaio per acquistare
sei fette di filetto, sei fette giuste, le ho detto: "Anna regolati
tu, che siano belle". E Anna non mi ha deluso anzi quando quel
Venerdì sono tornato a casa, verso le otto ho trovato sei fette
di filetto assolutamente splendide, dirò di più commoventi.
La serata si è aperta con l'arrivo di "Iupi"
e Cozzolo, Rita ed Anna, infine Zan direttamente da Modena con tigelle
e lardo "pistà", dopo ... la ricetta è nata,
Zan ai fornelli ed io ad approntare il piatto. L'avventura terrena del
filetto si é conclusa con la benedizione di uno splendido Brunello
di Montalcino. Una cosa grande ! Poi, ovviamente, poker.