Costate ai ferri a bassa teperatura

 

Mario, il mio moroso, quando scopre qualcosa che gli piace deve condividerlo con il mondo, non solo, deve convincere il mondo che la sua scoperta è fondamentale per la vita di ognuno di noi. Vi assicuro che il Nanetto è in grado di lavorarvi ai fianchi fino allo sfinimento. Quando il suo macellaio di fiducia gli ha fatto scoprire la cucina a bassa temperatura ha iniziato a triturare il banano con una pervicacia granitica! Mi spiace ammetterlo ma il Nanetto aveva e ha ragione, chapeau: la cucina a bassa temperatura è veramente un asso nella manica per gustare delle costate paradisiache!

1 costata sia taglio classico che "fiorentina" (senza o con il filetto) di almeno un kg ogni due commensali, olio evo, sale e pepe q.b.
Il problema di una perfetta cottura delle costate si risolve con un piccolo accorgimento, disposte in una teglia e coperte con la pellicola di alluminio si lasciano in forno a 45° per almeno 4 ore. Questo preriscaldamento deve preparare la carne al gran finale riuscendo a portare la temperatura interna della carne ad una temperatura prossima a quella del forno. Poi si procede in modo classico, braci ardenti, 5 minuti da entrambi i lati e altrettanti con la costata in verticale appoggiata sul suo osso. Un giro d'olio, un pizzicotto di sale a chi piace una macinatina di pepe e poi si sogna!