Senza entrare nei dettagli di come preparare gli aperitivi
e gli antipasti, avrò modo di descriverli nelle ricette, voglio
comunque fare una piccola premessa: essi, non devono essere ne troppi
ne troppo abbondandi ne, solo per gli aperitivi, esageratamente forti.
Devono essere un dolce inizio, in sintonia con il gusto del resto della
cena, da paragonare alla corsetta che un calciatore fà prima
di entrare nel campo da gioco, esercizio fisico che riscalda ma non
affatica. Per spiegarmi ancora meglio lascio la parola al grande Alberto
Denti di Piraino: "Champagne Piraino: Posate nel fondo di una coppa
due zollette di zucchero inumidite con cinque gocce di Angostura: versateci
sopra un cucchiano di Curaçao. Senza scuotere, senza rimescolare,
riempite la coppa con un champagne freddo, ma non ghiacciato, che -
in questi tempi di inflazione - potete sostituire con dello Sherry o
con del Moscato nazionale. Bevete lentamente, a sorsi brevi e spaziati,
trattenendo per un attimo il sorso in bocca, perché le papille
della lingua se ne imbevano, perché il liquido possa spandersi
per tutto il palato, profumare le fauci ed inviare le sue essenze volatili
al naso, deliziandolo con il suo aroma indicibile. Bevete lentamente:
non pensate a malinconie." (da "Il Gastronomo educato"
una pietra miliare fra i libri di cucina)